I parassiti intestinali sono un problema comune e spesso sottovalutato nella gestione quotidiana del cavallo. Tuttavia, questi “ospiti indesiderati” possono compromettere seriamente la sua salute, le performance e il suo benessere generale.
In questo articolo vedremo in modo semplice ma preciso quali sono i principali parassiti intestinali che possono colpire il cavallo, quali sintomi osservare e, soprattutto, quali strategie adottare per prevenirli in modo efficace.
I principali parassiti intestinali del cavallo
Nel cavallo, i parassiti intestinali più comuni sono:
- Strongili (piccoli e grandi): Sono tra i più diffusi;
- Ascaridi (Parascaris equorum): Più comuni nei puledri e nei cavalli giovani. Possono causare blocchi intestinali;
- Ossiuri (Oxyuris equi): Provocano prurito intenso intorno all’ano. Spesso si nota il cavallo che si gratta la coda;
- Tenie (Anoplocephala spp.): Parassiti piatti che si localizzano nel tratto ileocecale. Possono causare coliche;
- Larve di Gasterophilus (larve della mosca cavallina): Vivono nello stomaco e sono ingerite dalle uova deposte sulle zampe anteriori o sul muso.
Sintomi da non sottovalutare
Molti cavalli possono essere portatori di parassiti senza sintomi evidenti. Tuttavia, è importante saper riconoscere alcuni segnali di possibile infestazione:
- Dimagrimento o difficoltà a mettere peso
- Pelo opaco e ruvido
- Diarrea o feci alterate
- Prurito alla base della coda
- Coliche ricorrenti
- Calo dell’energia o della performance
prevenzione: le regole d’oro
La prevenzione delle parassitosi intestinali è fondamentale per mantenere il cavallo in salute. Non si tratta solo di somministrare un vermifugo ogni tanto, ma di seguire un piano strategico e consapevole.
1. Analisi delle feci
Effettuare regolarmente un esame delle feci (almeno 2/3 volte l’anno) è il modo più efficace per sapere se il cavallo ha parassiti e in che quantità. E’ un’analisi semplice e poco costosa che permette di evitare trattamenti farmacologici inutili, contrastando la resistenza ai farmaci vermifughi.
2. Trattamenti mirati
Sulla base dell’analisi delle feci, è possibile intervenire in due modi: se il test è positivo, ossia segnala la presenza di parassiti intestinali, chiama immediatamente il veterinario, il quale ti consigliare il farmaco più adatto; se il risultato del test è negativo invece, puoi optare per prodotti naturali in grado di supportare l’equilibrio intestinali come Enterowell, formulato con semi di zucca, aglio ed estratto di timo.
3. Pulizia regolare dei box e dei paddock
Raccogliere regolarmente le feci (anche nei pascoli!) riduce notevolmente la possibilità di infestazione. La frequenza ideale per la pulizia dei box è 1 volta al giorno, mentre almeno 2-3 volte a settimana per i paddock, soprattutto in primavera e estate.
4. Monitoraggio dei soggetti a rischio
I puledri, i cavalli giovani e quelli anziani o con un sistema immunitario debole sono più vulnerabili. Prestare particolare attenzione al loro programma antiparassitario, sottoponendoli regolarmente al test coprologico.
Quanto spesso sverminare?
Non esiste una regola universale valida per tutti i cavalli. Tuttavia, una linea guida generale può essere:
- Se il tuo cavallo ha necessita di ricevere un trattamento vermifugo farmacologico attieniti strettamente alle indicazioni del tuo veterinario
- Se invece puoi optare per prodotti naturali come Enterowell, abbi cura di utilizzarli 4 volte all’anno, a digiuno.
Conclusioni
La lotta ai parassiti intestinali si dovrebbe basare principalmente sulla prevenzione. Un piano di gestione intelligente protegge la salute del cavallo, evita l’abuso di farmaci e migliora la qualità della vita dell’animale. Un cavallo ben gestito è un cavallo più sano, forte e anche più performante!
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